Il cambiamento climatico è un’emergenza globale e l’Italia è già tra i Paesi più colpiti in Europa. Il 2023 è stato il terzo anno più caldo registrato in Italia dal 1800. Gli eventi meteorologici estremi continuano ad aumentare e di conseguenza le sue vittime. La mancanza di fonti d’acqua da un lato e l’innalzamento dei mari dall’altro hanno il potenziale di trasformare completamente la vita sulla penisola italiana nei prossimi 100 anni.
Sappiamo quanto l’istruzione sia parte della risposta: aumentare la consapevolezza ambientale e l’Educazione al Cambiamento Climatico può contribuire ad un adattamento e ad una mitigazione efficaci in futuro.
Consapevole di questa urgenza educativa e sociale, Teach For Italy ha coinvolto i suoi Fellow e Alumni nel progetto globale di Teach For All “Climate Education & Leadership” per sviluppare la leadership degli studenti nell’affrontare la crisi climatica. Questo significa non solo trasmissione di conoscenze, ma anche la promozione di una mentalità e di abilità che li autorizzino ad agire nel contesto in cui vivono. I Fellow e Alumni che stanno partecipando all’iniziativa si sono impegnati a creare moduli e attività didattiche per affrontare questi temi nelle classi italiane. Nel progettare il percorso di Educazione al Cambiamento Climatico e i suoi moduli, i Fellow e gli Alumni di Teach For Italy hanno tenuto presente che l’efficacia di questi sforzi dipende dal contesto da cui vengono i loro studenti, dalla loro età e dagli obiettivi specifici all’interno dell’ampio tema affrontato. I moduli e le strategie sono pensati per essere adattati in base alle esigenze e alle caratteristiche uniche del pubblico di riferimento di ogni insegnante che utilizzi i materiali, come ad esempio:
- Project Based Learning
- Sviluppo delle skills
- Prospettive globali
- Considerazioni etiche e sociali
- Apprendimento interdisciplinare
Tra le persone coinvolte, Nicola Benvenuti, Alumno di Teach For Italy, ha avuto la possibilità di lavorare sia alla fase di ideazione dei contenuti che alla sua implementazione.
Nicola insegna in una scuola del quartiere “Barriera di Milano” a Torino; ci ha raccontato come ha trasformato il suo approccio educativo introducendo l’Educazione al Cambiamento Climatico nella sua classe quarta primaria, partendo dalla riflessione sui cibi che gli studenti mangiano ogni giorno.
L’Alumno di Teach For Italy Nicola Benvenuti

Come hai sviluppato il progetto di Educazione al Cambiamento Climatico nella tua classe primaria?

Materiale sviluppato per raccontare l’impronta ecologica dei vestiti
Nell’ambito dell’iniziativa di Educazione al Cambiamento Climatico che l’organizzazione ha intrapreso, dal giugno 2023 ho scelto di fare parte del gruppo di lavoro che ha realizzato questo primo percorso didattico disegnato direttamente da Alumni e Fellow di Teach For Italy. Inizialmente Fellow ed Alumni di Teach For Italy hanno fatto un percorso di progettazione insieme. Divisi in squadre “tematiche”, Simone Lombardo ed io abbiamo pensato a come parlare di città sostenibili alla scuola superiore, Maya Coianiz e Giovanni Bersani si sono concentrati sul fast fashion per un progetto dedicato alle scuole medie, e Angela Devi e Sara di Renzo hanno progettato un percorso sulla nutrizione per la scuola primaria.
Io insegno in una scuola primaria, quindi quando è stato il momento di portare in classe il progetto di Climate Education, ho iniziato dalle basi per suscitare nei miei studenti la consapevolezza dell’ambiente che li circonda. Nella mia classe trovavo spesso un ambiente caratterizzato da disordine, mancanza di cura per l’ambiente e scarsa consapevolezza dell’importanza di mantenere pulito il proprio spazio. Per affrontare questa situazione, abbiamo adottato un approccio pratico: la lezione non avrebbe avuto inizio se la stanza non fosse stata pulita. Nel corso del tempo, gli studenti hanno interiorizzato questa abitudine e hanno cominciato ad assumersi la responsabilità di mantenere pulito lo spazio in cui vivevano e imparavano. Se gli studenti si prendono cura del loro spazio, potranno vedere anche il pianeta come lo spazio di cui prendersi cura. Ho poi introdotto lezioni pratiche e teoriche sulla nutrizione sostenibile, coinvolgendo gli studenti con il Project Based Learning (PBL) per stimolare il loro pensiero critico e la loro leadership nel prendersi la responsabilità del contrasto al cambiamento climatico.

Qual era la prospettiva iniziale dei tuoi studenti e come si è evoluto il progetto una volta che gli studenti l’hanno sentito proprio?
I miei studenti sentono molto l’influenza della cultura del fast food – alcuni vorrebbero persino frequentare queste catene quotidianamente – e inizialmente non comprendevano appieno l’importanza di una dieta equilibrata e sostenibile. Insieme, abbiamo affrontato questa sfida attraverso conversazioni approfondite e azioni concrete per educarli su cibo di qualità, nutrienti, allevamenti intensivi e sostenibilità. Gli studenti hanno imparato a distinguere tra alimenti salutari e non salutari, riconoscendo l’importanza di una dieta equilibrata sia per la propria salute che per l’ambiente. Dopo alcuni mesi, hanno iniziato a mettere in pratica le conoscenze acquisite, utilizzando ad esempio un’applicazione chiamata YUCA per aiutare i loro genitori a fare la spesa e fare scelte alimentari consapevoli. Inoltre sono stati in grado di riconoscere i diversi macronutrienti e valutare la bilanciatura del proprio pasto tenendo un diario della mensa.

Che risultati hai potuto notare finora?
Quello che vogliamo cambiare nei nostri studenti è il modo di stare e agire, le azioni, vogliamo andare oltre il concetto, ma infondere in loro la leadership per sentirsi responsabili del pianeta che li circonda. Prima dell’inizio del progetto, gli studenti mostravano scarsa consapevolezza sulle connessioni tra le loro abitudini, il cibo e cambiamenti climatici. Questo progetto è stato sviluppato con gli studenti di quarta che hanno scelto Alternativa alla Religione, ma il progetto si è trasformato in un movimento che ha coinvolto l’intera classe, promuovendo la cura dell’ambiente e influenzando anche i genitori. Infatti, attraverso il passaparola e l’esempio degli studenti coinvolti, la consapevolezza ambientale si è diffusa rapidamente. L’effetto a catena dell’iniziativa è stato notevole. Ora, prima di ogni lezione, gli studenti si organizzano autonomamente per mantenere l’ordine in classe e si assicurano di coinvolgere anche i loro compagni che fanno Religione. Da una cultura del fast food, sono diventati consapevoli delle implicazioni nutrizionali e ambientali delle loro scelte alimentari. La presenza di una scopa in classe è diventata una norma, dimostrando l’impegno degli studenti per mantenere pulito il loro ambiente di apprendimento. Oltre alla pulizia dell’aula, gli studenti hanno adottato altre pratiche sostenibili, come evitare lo spreco di carta, praticare la raccolta differenziata e prendersi cura degli oggetti, tenere un diario di ciò che mangiano in mensa. Come menzionato, l’iniziativa ha anche coinvolto i genitori degli studenti attraverso l’uso di un’app dedicata, YUCA. Questo ha amplificato l’impatto dell’educazione ambientale, coinvolgendo anche le famiglie nella promozione della consapevolezza ambientale.
L’esperienza in classe di Nicola è una delle tante modalità con cui si possono affrontare questi temi con gli studenti. Un gruppo di Alumni e Fellow del network internazionale Teach for All ha creato risorse per attività da svolgere in aula con ragazzi e ragazze di tutte le età; questi materiali sono disponibili gratuitamente online per tutti i docenti ed educatori: consulta il sito Teachers for the Planet sviluppato da Teach For All!
Nel primo anno di progetto in Italia, 15 Fellow di Teach For Italy hanno portato l’Educazione al Cambiamento Climatico nelle loro classi, raggiungendo circa 300 studenti e studentesse, nelle aree in cui la povertà educativa è più marcata.
Per la seconda fase del progetto, è previsto un forte rafforzamento e adattamento dei contenuti in linea con i feedback raccolti nel processo di monitoraggio e valutazione del percorso portato in classe. Progressivamente Teach For Italy intende potenziare il percorso di Educazione al Cambiamento Climatico, inserendo strumenti di valutazione dell’impatto del percorso nelle classi e rendendolo accessibile all’intera Comunità di Teach For Italy.