Dalla classe di Sara Cambarau a Cuneo
A volte affrontare in classe temi su cui gli studenti hanno opinioni divergenti, non è semplice. La realizzazione di un dibattito, la capacità di argomentare le proprie opinioni ed ascoltare quelle altrui, è un processo da costruire insieme agli alunni.
All’inizio dell’anno scolastico 2022-23, la classe terza dell’istituto professionale dove insegnava la Fellow di Teach For Italy Sara Cambarau, è stata il teatro di un’accesa discussione tra gli studenti su un tema controverso: le adozioni omogenitoriali. Durante un laboratorio di argomentazione orale su tematiche a scelta degli studenti, infatti, di fronte al discorso di uno dei gruppi, la classe si è divisa in due fazioni contrapposte che non riuscivano a confrontarsi. La dinamica ha attirato subito l’attenzione dell’insegnante: le due parti non erano informate e soprattutto non si ascoltavano.
Per affrontare la situazione, la Prof.ssa Cambarau ha deciso di creare uno spazio di confronto strutturato durante le lezioni successive. Innanzitutto, ha incoraggiato i suoi studenti a utilizzare le risorse digitali, portando i computer in classe per fare ricerche e trovare fonti affidabili. In seguito, ha prenotato l’Aula Magna. Il giorno del dibattito c’era un’unica regola fondamentale: l’ascolto attivo. Nel momento in cui prendevano la parola, gli studenti dovevano rispiegare il punto di vista dell’avversario; solo una volta ottenuto l’assenso dal compagno potevano fare il proprio intervento. Questo approccio ha portato ad una maggiore comprensione reciproca e ha contribuito a dissipare l’ostilità iniziale, trasformando lo scontro in un dialogo.
Dopo l’attività, un questionario ha rivelato che gli studenti avevano apprezzato l’esperienza e a prescindere dal loro schieramento si erano sentiti a proprio agio nell’esprimere le proprie opinioni. La Prof.ssa Cambarau infatti si è assicurata che nessuno si sentisse giudicato, il che ha contribuito a creare un ambiente di apprendimento aperto e rispettoso.


Nel contesto del programma di storia, la Prof.ssa Cambarau ha continuato a sviluppare l’argomentazione e il confronto tra punti di vista diversi. Ad esempio, durante lo studio delle Crociate, gli studenti hanno esaminato il fenomeno a partire da fonti cristiane, musulmane ed ebraiche per capire come la narrazione degli eventi e la percezione cambiasse in base all’autore e al contesto culturale. Durante le interrogazioni, quando le fonti venivano riproposte anonime, gli studenti hanno dimostrato di poter discutere e ragionare su vari elementi per cercare di ricostruire il punto di vista del loro autore.
Successivamente, come compito di “realtà” per approfondire il Rinascimento, piccoli gruppi hanno analizzato una città rinascimentale ciascuno e persino proposto un itinerario d’istruzione in quella città, argomentando la scelta per convincere il consiglio di classe ad andare in gita in futuro.
Infine, grazie a progetti che svelano la storia del quotidiano, come la riflessione storica sulle origini di piatti comuni e degli alimenti, ha acceso una scintilla di curiosità anche in chi detestava la materia.

“Per me quello che conta sono le piccole vittorie in classe, quando vedo nello sguardo degli studenti che capiscono che questa materia ‘serve a qualcosa’. Quando si accende una scintilla di curiosità in loro, si accende la voglia di ascoltare e di conoscere sempre di più” – Sara Cambarau
